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Benvenuto nel sito di Gino Dondi


barca Chiavari

Biografia


Vivo e lavoro a Parma dove svolgo un'attività imprenditoriale.
L'azienda mi occupa le giornate dalle 8 fino a sera; per rilassarmi dalle 5 alle 7 di ogni mattina, leggo saggi e romanzi per conoscere e capire il mondo.
Non solo, per liberare la mia creatività, in quelle ore silenziose, scrivo recensioni, racconti e romanzi.

Sono felicemente sposato, ho due figli e due fantastici nipotini. Con loro divento un bambino di tre anni. Assieme giochiamo a nascondino, costruiamo con i Lego, inventiamo storie con le bambole, e cuciniamo cibi immaginari che devo immancabilmente far finta di mangiare.

Mi piace fare escursioni in montagna, dolomiti soprattutto, ma la passione più grande è il mare. Fin da bambino costruivo barchette con i gusci delle noci, poi da ragazzo, piccoli velieri. E appena ne ho avuto la possibilità ho acquistato una barca a vela.
Non c'è niente di più emozionante e coinvolgente che essere un tutt'uno con il mare, il cielo, il vento, e il silenzio che cede solo al morbido sciabordio della barca che scivola sull'acqua. Poi gli amici, e non mancano mai buoni cibi e ottimo vino.
Certo, non sempre è tutto bello, a volte ti trovi delle bonacce come se il mondo fosse calato in una calma immobile, un po' surreale. Altre volte il mare si incattivisce, il vento ulula e le onde crescono, e non puoi dire: ferma tutto, scendo. Allora devi vincere la paura: non te la puoi permettere.

Quando ho iniziato a comporre storie? Quando ancora non sapevo scrivere.
Sì, perché sono nato in una famiglia poverissima dove i giocattoli erano un lusso inimmaginabile. E per giocare mi affidavo alla fantasia. Ecco allora che un sassolino grigio era un cavaliere invincibile, uno più grande e nero un mostro e uno bianco e levigato diventava una principessa. Probabilmente in quel tempo è nata e si è sviluppata quell'attitudine immaginativa che mi ha sempre accompagnato negli anni: a scuola nei temi, poi, cresciuto, mi è stata utile per raccontare favole ai figli. Un'inventiva che successivamente ho affinato nei lunghi viaggi in auto, quando, per non cedere alla stanchezza e al sonno, raccontavo storie a un immaginario passeggero. Queste capriole della fantasia le ho poi messe nero su bianco, ed eccomi qui a parlarne.

I miei libri

ossessioni

Ossessioni


Giuda, il traditore. Così è scritto nei vangeli. Così è nella tradizione popolare. Un predicatore, uno dei tanti che al tempo di Tiberius percorreva la Palestina, viene messo a morte su pressioni del Sinedrio. Qualcuno lo aveva tradito. Una vicenda che tutti conoscono, ma è andata proprio così? Questo romanzo propone il tentativo di far collimare due aspetti per loro natura opposti: l'oggettività storica e l'interpretazione romanzata.
I ragazzi di via Magri

I ragazzi di via Magri


La storia si svolge su una barca a vela. Un viaggio verso un'isola, ma anche un'escursione nel passato e, soprattutto, nel presente. Quattro amici condividono per alcuni giorni la vita di bordo. La loro è un'amicizia antica che affonda le radici nell'infanzia, ma che ora ha smarrito un'autentica ragione d'essere. Ma dopo i primi momenti d'allegria emergono le incrostazioni che vite diverse hanno sedimentato in ognuno. Finché emerge una morte misteriosa. Così si scopre che la maschera che alcuni si costruiscono per sopravvivere a loro stessi, si possono celare ossessioni, fino a diventare pulsioni di morte, desiderio irrefrenabile di uccidere.

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Maxima secretus est ecclesiae

Maxima secretus est ecclesiae


Gesù di Nazareth è davvero risorto? Oppure il suo cadavere è stato misteriosamente occultato? Un sacerdote, non più giovanissimo, e una studiosa di letteratura antica indagano sulla veridicità di un papiro contenente una sconcertante confessione di Pontius Pilatus, che potrebbe minare la plausibilità delle testimonianze evangeliche. In un vortice di mistero e passione, tra desideri proibiti e sensi di colpa, questo percorso di profonda crescita umana e spirituale ci condurrà alle incerte origini della cristianità.


Brevi stralci di commenti sul romanzo Maxima secretus est ecclesiae.

Premio Alberoandronico 05/03/2020
"La buona introspezione psicologica, la conoscenza della materia e gli interrogativi che certamente pone al lettore, credente o meno, ne fanno non solo un romanzo accattivante in cui gli elementi eterogenei si fondono in maniera armonica, ma anche profondo e leggibile a vari livelli."

Ibs 01/07 2020
Carota Blu
"Le tematiche di questo romanzo non sono leggere, trattano argomenti impegnativi come l'amore trasgressivo, la castità sacerdotale, il senso di colpa, fino a spingersi a riflessioni sul rapporto tra fede e ragione, eppure è un romanzo che si legge tutto d'un fiato."

Mondadori 02/07/2020
Anna Pell
"Una scrittura tesa come la corda di un violino, che a ogni pagina mostra personaggi carichi di umanità, genuini, che si muovono sulla scena con naturalezza."

Ibs 07/07/2020
Camilla 56
"Uno di quei romanzi che finito di leggere l'ultima pagina, ti fa venire voglia di telefonare al protagonista e chiedergli: 'Ciao, come va?' Così, come si chiede a un amico."

Gazzetta di Reggio 12/07/2020
Redazione
"L'autore propone un racconto struggente che crea il bisogno di divorare le pagine per conoscere più e meglio i personaggi, le loro angosce, i loro sogni."

La Feltrinelli 16/07/2020
Severo H.
"Un romanzo di quelli che ti rimangono in mente a lungo."

La Libertà 19/07/2020
Redazione
"Va detto al futuro lettore che il romanzo intreccia intime riflessioni dei personaggi sulla fede e sull'essenza di Gesù Cristo a una storia d'amore dai sentimenti forti.
Accostamento audace? No. I piani si intrecciano con naturalezza. E così ci sono pagine di struggente amore proibito, e sesso anche, con altre pagine con cui si riflette, ci si confronta su Dio. Ho scritto volutamente ci in quanto noi lettori ne siamo trascinati dentro e non possiamo, a nostra volta, esimerci dal farci domande."

Mondadori 30/07/2020
Francogorreri
"Il lettore si troverà fatalmente attratto ed impelagato nei misteri sapientemente introdotti e solo in parte svelati, con l'ambigua ma raffinata tecnica del giallo d'autore."

Gazzetta di Parma 18/08/2020
Massimo Zanacca
"Linventiva a servizio della narrativa porta ad esiti imprevedibili e "Maxima secretus est ecclesiae" ne è un esempio eloquente."

Leggere a Colori 01/09/2020
Fabio Pinna
"Un libro affascinante, una scrittura che riesce a trattenere il lettore."

Leggere a Colori 01/09/2020
Fabrizio Roccis
"Un libro intrigante, un thriller che potrebbe insinuare il dubbio nei fedeli cristiani, ma va preso così, per quello che è, una storia misteriosa scritta con grande abilità dal bravissimo Gino Dondi."

S. L. 13/09/2020
Giuliana
"Lettura molto piacevole, lingua musicale, ritmo incalzante e che suscita riflessioni."

Anobii 08/11/2020
Nonnafelice
"Diciamo la verità, nel leggerlo mi scesa qualche lacrima."

Librierecensioni 14/11/2020
Angelarosa Weiler
"Riconosco alla penna di Gino Dondi il pregio di saper esaltare stati d'animo e sentimenti in modo tale da raggiungere il centro emozionale del lettore."
Il figlio dai capelli rossi

Il figlio dai capelli rossi


Pubblicato con uno pseudonimo. Una vicenda vera, cruda.
Una malattia subdola che si nasconde, che si camuffa, che imprigiona.
Una malattia che guasta dentro. Corrode la realtà. Consuma gli affetti.
Ci vuole tempo a capire. Ci devi sbattere il muso, poi ancora. Ancora una volta. E ancora.
Poi ecco, finalmente la nebbia si dirada, ti fa vedere, ti fa capire. Allora cambi strategia: la rabbia diventa volontà di aiutare, recuperare gli errori, lenire il senso di colpa.
Anime vuote

ANIMEVUOTE


Venanzio è convinto di non avere un passato. Eppure quel passato esiste, nascosto nei meandri di una psiche confusa. La sua vita, è una vita impigliata nell’esistenza controllata del manicomio. Una routine rassicurante, ma anche minacciosa, da cui è necessario trovare una via di fuga. Così spronato dal suo psichiatra, trova nella scrittura la chiave per accedere a segreti inconfessabili. Venanzio torna nel quartiere della sua infanzia, quel Formicaio dove, “formica tra le formiche”, si è consumata la sua giovinezza, macchiata da un trauma talmente profondo da dover essere rimosso. Un romanzo nel romanzo, una dimensione altra, sullo sfondo degli anni Settanta, in cui un uomo considerato pericoloso dalla società, trova il riscatto da sé e dagli altri, attraverso un viaggio sofferto nei recessi più oscuri della mente.
I Bormioli

i Bormioli


Non un romanzo, ma il racconto approfondito di una delle dinastie più longeve dell’imprenditoria del nostro Paese. Un lavoro che si inserisce nel filone della storia d’impresa, ricostruendo le tappe più significative di un’avventura economica straordinaria. Un esempio di quanto gli imprenditori italiani sanno fare. Ancora oggi, dopo seicento anni, i Bormioli, sono fra i maggiori protagonisti dell’industria vetraria.

Attività di scrittura


Ho pubblicato Ceramiche e Vetri, I Bormioli e Il Figlio dai Capelli Rossi, in cartaceo.
Nel 2012, con il romanzo Anime Vuote, ho partecipato con successo al concorso Io Scrittore ed è stato pubblicato in e-book da Ge.Ms.
Un mio racconto è uscito su Inchiostro.
Nel 2016 sono stato tra i vincitori del concorso Racconti in rete, con L'angelo. Poi pubblicato da Nottetempo.
A settembre dello stesso anno mi sono classificato secondo al premio Eridanos con il racconto In attesa di Cecilia.
In aprile 2017, con il racconto La lettera che non leggerai, mi sono aggiudicato il secondo premio al Concorso Salvatore Quasimodo.
Sempre nell'aprile del 2017, con il racconto Cucciolo e la Bestia, ho vinto il primo premio al Concorso Alberoandronico.
Nell'ottobre 2017 sono giunto tra i finalisti del Premio Prione, e il racconto Il Gran Finale è stato pubblicato nell'antologia edita da Edizioni Giacché.
In questa occasione l'ammiragliato mi ha fatto dono del Crest del Comando Marittimo Nord, per lo stesso racconto di mare Il Gran Finale.
L'11 maggio 2018, in occasione del Contest Letteraio organizzato dal Gruppo Iren (Salone del Libro di Torino) con il racconto Si pote evitare la ruina, sono tra i venti selezionati per la pubblicazione di un'Antologia.
Il 31 maggio ho vinto il Concorso Luoghidivino con il racconto Sa perché amo le viti signorina?
Marzo 2019 ho vinto il primo premio del Concorso Letterario Alberoandronico con il romanzo Maxima secretus est ecclesiae.
Dicembre 2019 esce il volume Chiacchierate a Ozzano di cui scrivo un capitolo.
Giugno 2020 viene pubblicato il romanzo Maxima secretus est ecclesiae. Editore Robin

Altri racconti pubblicati in antologie:


  • I Racconti del Prione - Edizioni Giacchè
  • Racconti nella Rete - Nottetempo
  • L'energia delle parole - Instar Libri
  • X° Premio Nazionale Alberoandronico - Eureka3
  • V° Premio Internazionale Quasimodo - Aletti Editore
  • Conversazioni a Ozzano - Graphital